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Grolli: ''Academy rossonera, qui si respira calcio impegnandosi a fondo per i giovani calciatori ''

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A Fiorenzuola uno dei volti più conosciuti per quanto riguarda anche colori che non fanno più le giovanili da qualche anno, ripensando a società come lo Sporting Fiorenzuola dei tempi, è senza dubbio quello di Giacomo Grolli.

Da ormai qualche anno Giacomo è diventato rossonero per poter essere a contatto con i bambini e poter mettere a disposizioni le proprie conoscenze in campo sportivo e sociale.

Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui, per capire da dentro la realtà dei piccoli amici dell'U.S. Fiorenzuola Academy.

- Il tuo volto nell’ambiente del calcio giovanile piacentino non e’ nuovo, anche se sei ancora giovane sono tante le annate che ti conoscono. Ci puoi fare un riassunto della tua carriera da istruttore? In questi anni, quanto e perche’ hai modificato il tuo modo di fare l’istruttore?

- Quando ho iniziato ad allenare avevo posto l'attenzione più sulla parte educativa, frequentando Scienze dell'Educazione ho scritto la tesi sul ruolo dell' educatore nella scuola calcio  cercando di vederci chiaro nelle varie tematiche legate  al triangolo - istruttore genitore giovane calciatore-.
Negli anni, facendo un po' di esperienza ed aggiornamenti, credo di esser migliorato nella gestione del gruppo. Questa cosa mi ha permesso così di porre l' attenzione anche  su ciò di cui ha bisogno il bambino per poter migliorare la propria tecnica individuale.-


- Il mondo dei piu’ piccoli e’ affascinante, spensierato ma anche chirurgico a livello di interazione tra bambini ed adulti. Come pensi che sia il clima in casa fiorenzuolana ed il rapporto con i bambini che avete instaurato con i bambini?

- Il clima in casa fiorenzuolana è buono, ogni anno cerchiamo di migliorare su tutti i fronti. 

Vedo tanti istruttori ed allenatori interrogarsi su ciò che è meglio per il giovane calciatore sia dal punto di vista educativo sia dal punto di vista tecnico coordinativo.

Questo fa sì che il genitore veda il nostro impegno, e  credo che la maggior parte dei genitori apprezzi il nostro lavoro... Ovviamente non si può piacere a tutti, e dobbiamo cercare sempre di migliorare, ma credo che l'impegno che ci mettiamo sia visibile all' occhio di chiunque.-


- Quali sono i tuoi obiettivi calcistici per i piccoli calciatori che stai formando in questa annata?

- La formazione di un  gruppo capace di apprendere e stare insieme aiutandosi reciprocamente, oltre all' obiettivo di migliorare nella coordinazione e nella tecnica di base.

Quest' anno abbiamo la fortuna di avere un preparatore atletico preparato, Francesco Bottazzi, che cura molto la coordinazione e la stimolazione cognitiva.

Questo è un miglioramento non indifferente a riguardo della qualità dell' allenamento. -


- L’evoluzione dell’Academy rossonera e del settore giovanile a Fiorenzuola. Come si e’ evoluto ai tuoi occhi il movimento calcistico giovanile negli ultimi anni?

- L' Academy migliora di anno in anno perché ci aiutiamo tra istruttori e allenatori, si respira calcio in maniera sana con la prerogativa che il giovane calciatore viene prima di tutto.
Il movimento calcistico giovanile credo che si stia riprendendo,  si sta fortunatamente piano piano lasciando perdere la cultura della vittoria a tutti i costi, comincio a vedere da un po' di tempo sempre più istruttori e allenatori  curare meno il risultato in partita e di più la tecnica dei propri giocatori.

Chi lavora nei settori giovanili non deve vincere partite per poi gonfiarsi il petto ma deve cercare di creare calciatori, che un domani ,magari, possano trasformare la propria passione nel proprio mestiere.-