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Fanzini: ''Allievi 2004: proseguiamo sulla strada del lavoro per migliorare e vivere un'annata positiva''

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Abbiamo scambiato oggi quattro parole con l'Istruttore degli Allievi 2004 - Under 16, Andrea Fanzini, che ci ha parlato dell'Academy a 360° e della sua squadra.

- Chi sei tu? Tanti ti conosceranno, altri molto meno. Riesci a farci una piccola panoramica della tua personale storia nel mondo del calcio a livello di istruttore/allenatore?

Ho iniziato a collaborare all'età di 17 anni in qualità di vice-istruttore mentre ero ancora parte del settore giovanile come giocatore.

Questa che è iniziata è la mia nona stagione come responsabile di una squadra del settore giovanile U.S. Fiorenzuola, avendo avuto la fortuna di lavorare con gruppi dai Pulcini agli Allievi, con le annate 2002, 2003 e 2004.

- La tua squadra: come hai trovato la tua squadra in questi primi mesi di lavoro e su cosa lavorerai parecchio durante questa stagione?

Quest'anno ho ritrovato il gruppo con cui avevo lavorato nel biennio Esordienti, ora diventati Allievi 2004 - Under 16.

Ho trovato una squadra ben preparata grazie agli insegnamenti in due anni di Mister Andrea Contini, che ha visto nuovi ragazzi arrivare in questi anni e su cui sto lavorando e continuerò a lavorare per proseguire coerentemente il lavoro di crescita.

L'obiettivo principale è quello di portare i ragazzi ad avere un bagaglio tecnico e coordinativo sempre più consolidato, ampliando gli orizzonti di tattica individuale di ciascuno dei ragazzi che ho a disposizione ed iniziando ad inserire (data la categoria) rudimenti di tattica collettiva.

Sto incontrando una squadra forte dal punto di vista caratteriale ma ampiamente disponibile a lavorare insieme. Sono convinto che se proseguiremo sulla strada del lavoro che abbiamo intrapreso (con momenti divertenti a margine degli allenamenti e curando l'armonia in spogliatoio), potremo vivere insieme una bella annata. 

- Il calcio e’ in continua evoluzione, con la formazione che e’ essenziale per ogni istruttore/allenatore: in cosa ti vedi cambiato rispetto alle prime stagioni in cui lavoravi?

Credo che ogni annata di esperienza lasci qualcosa da cui prendere spunto per rielaborare e migliorare prima a livello personale, poi in chiave di proposta per i ragazzi con cui ci si confronta in campo negli anni seguenti.

La collaborazione con l'Empoli F.C., il corso di formazione di Mister De Paoli e i Summer Camp con Tottenham e Valencia, che ci hanno consentito di conoscere istruttori professionisti stranieri, hanno allargato decisamente la mia visione del calcio giovanile in questi anni.

Prendere e riprodurre in modo standard le proposte viste sarebbe a mio avviso riduttivo. Rielaborare le informazioni ricevute ed inserirle nel proprio bagaglio calcistico complessivo consente, invece, di portare sul campo un contributo anche personale.

- Il livello dell’Academy: qual e’ il clima che si respira e come valuti il livello medio della proposta tecnica rossonera?

Grazie alla collaborazione di professionisti come Fabio Frazzi e Nicola Testi dal punto di vista, rispettivamente, della preparazione atletica e dell'allenamento dei portieri, credo che si possa dire che la proposta di questa stagione è di buona fattura.

Oltre alle capacità sul campo di questi preparatori, devo dire che con loro è sempre facile confrontarsi in un clima molto sereno e costruttivo, per creare uno staff coeso e con lo stesso obiettivo.

A loro si aggiunge la grande disponibilità che abbiamo incontrato con Mister Tabbiani e Mister Cammaroto, che si immergono costantemente e con grande umiltà anche nella realtà dell'Academy per un confronto attivo.

In generale, credo che il livello medio degli istruttori all'Academy sia veramente buono. Nonostante io sia qui da quasi dieci anni, sono ancora mediamente giovane come allenatore, e credo che il confronto con loro possa continuamente formarmi.