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Capra: ''Pulcini 2009, proporremo allenamenti divertenti e competitivi. Solo così si possono capire i concetti proposti.''

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La preparazione dei giocatori del domani parte nel Settore Giovanile Scolastico di ogni società calcistica; è ''il periodo d'oro'' dei bambini che si affacciano allo sport, e la proposta deve essere ricercata e costantemente rinnovata.

La collaborazione da parte di U.S. Fiorenzuola 1922 con l'Empoli F.C., iniziata lo scorso anno, è tesa anche a questo, con un costante confronto tra i tecnici rossoneri e quelli toscani.

Proprio nell'attività di base lavora Leonardo Capra, giovane istruttore di U.S. Fiorenzuola ma già al suo 3° anno di esperienza in rossonero.

Con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere circa l'inizio di annata e i suoi obiettivi stagionali con la categoria Pulcini 2009.

- Chi sei tu? Tanti ti conosceranno, altri molto meno. Riesci a farci una piccola panoramica della tua personale storia nel mondo del calcio a livello di istruttore/allenatore?

Mi chiamo Leonardo Capra e sono l'istruttore dell'annata Pulcini 2009. Ho iniziato ad allenare qui a Fiorenzuola tre anni fa, e ormai è diventata la mia più grande passione.


- La tua squadra: come hai trovato la tua squadra in questi primi mesi di lavoro e su cosa lavorerai parecchio durante questa stagione?

- Ho trovato una squadra recettiva, capace di assorbire egregiamente i concetti che gli si propongono, preparata sul dominio della palla e sulle finte, oltre che dei bambini fantastici, che amano davvero il gioco del calcio.

A me piace molto lavorare su situazioni più che attraverso esercitazioni analitiche, e questa stagione lavorerò parecchio su tutto ciò che riguarda i vari tipi di ricezione e trasmissione, tiro in porta, smarcamento, difesa della palla, ma soprattutto spingerò molto sulla gestione della superiorità e dell'inferiorità numerica, partendo da situazioni semplici fino ad arrivare a situazioni sempre più complesse, per arrivare ad introdurre i concetti di profondità e ampiezza. 


- Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?

- L'obiettivo è sempre quello di cercare di migliore il più possibile i bambini cercando di rendere il più divertenti e competitivi possibili gli allenamenti, perché solo così recepiscono veramente un concetto.


- Il calcio e’ in continua evoluzione, con la formazione che e’ essenziale per ogni istruttore/allenatore: in cosa ti vedi cambiato rispetto alle prime stagioni in cui lavoravi?

- Mi vedo profondamente cambiato riguardo alla mia visione del calcio, tutto grazie ad un continuo confronto con allenatori e ambienti stimolanti e di idee differenti, che permettono di poter prendere ispirazione da persone più esperte e più competenti per poter arrivare a mettere in pratica ciò che si ritiene più giusto per poter cresce i ragazzi.